Se sei arrivato qui forse è perché senti che qualcosa dentro di te o nella tua vita non va e non sai come risolverla.
Bene! Cioè, “bene mica tanto” dirai tu e, in effetti, come darti torto. Dico bene perché sei capitato nel posto giusto. Qui ci sono io che posso aiutarti.
Magari ti senti stanco di vivere in questo modo e pensi che stai perdendo anche le cose belle della tua vita.
Nel momento in cui mi contatti potrai finalmente dirmi ciò che ti fa soffrire e che non riesci a cambiare. Le domande possono essere le più svariate: ho tutto, ma allora perché sto male? Come mai mi ha lasciato anche se io l’amavo? Cosa è successo a mio figlio che non mi ascolta più? Perché il mio capo se la prende sempre con me? Insieme potremo capire come risolvere la tua situazione e restituirti la serenità.
Te lo devo proprio dire: non esiste la ricetta perfetta che vale per tutti.
Le cinque regole d’oro per essere felici non esistono! O meglio, forse ci sono anche, ma possono funzionare se la tua vita scorre già abbastanza liscia. E questo potrebbe non essere il tuo caso. Quello che ti propongo è un lavoro a due perché solo assieme potremo capire cosa vuoi raggiungere e come arrivarci. Tu ci metterai la tua storia e il tuo bisogno di cambiare, mentre io ti darò un aiuto reale e concreto per aumentare la tua consapevolezza e agire in modo efficace. Insieme potremo trovare le soluzioni che sono giuste per te e che ti faranno sentire più padrone della tua vita.
Quando mi contatti ti chiederò di spiegarmi brevemente la tua situazione ed eventualmente ti farò qualche domanda per capire meglio la tua richiesta. Potremo quindi prendere un appuntamento e incontrarci.
Ogni situazione è diversa dalle altre, ma possiamo immaginare due scenari principali.
Primo scenario. La tua richiesta è piuttosto chiara e specifica, ad esempio hai difficoltà a scegliere di fronte a un bivio o a gestire una situazione: ti offrono un nuovo lavoro ma non sai cosa fare; tuo padre è anziano e non riesci a capire quale collocazione sia migliore; tua figlia esce con un ragazzo che a te proprio non piace e non sai come comportarti. Sto parlando di situazioni che possono essere risolte senza lunghi percorsi psicologici, ma che, se non vengono affrontate, possono diventare sempre più pressanti e minare la tua tranquillità. In questi casi, solitamente, bastano pochi incontri per chiarire la situazione e far emergere gli elementi fondamentali che ti aiuteranno a fare la scelta più giusta per te e a sentirti molto più leggero.
Secondo scenario. La tua situazione è meno chiara e mirata oppure il tuo problema, anche se specifico, sta rendendo la maggiore parte della tua vita sempre più difficile: sto male e non so perché; da quando mi ha lasciato la mia vita è andata a rotoli; sono sempre più ansioso e i miei figli non mi vogliono più vedere. Questi sono solo alcuni esempi di tutte quelle situazioni che hanno bisogno di un percorso psicologico più sviluppato nel tempo e nell’impegno. Infatti in questi casi dovremo capire bene la tua situazione per poter imboccare la strada più adeguata a darti sollievo e a restituirti una vita più serena.
Durante il primo incontro, questa sarà una delle questioni principali da capire: in quale dei due scenari ci troviamo. A volte infatti, situazioni che sembrano piuttosto semplici, possono nascondere problematiche più complesse, ed è importante capirlo assieme. Ma ti assicuro che può succedere anche il contrario: problemi che sembrano enormi e insormontabili, a volte possono sciogliersi in modo inaspettato! Incontrandoci potrò aiutarti a sbrogliare la matassa.
Ok, tutto molto bello, ma ora arriva la domanda delle domande, quella che spesso mi sento fare:
“Come fai? Cioè ho capito che aiuti le persone a essere più felici, ma come fai?”
Spesso molti dei miei colleghi psicologi non ti spiegano come fanno. Io proverò a dartene un’idea. Intanto ti dico che ci sono almeno due buone ragioni per cui non viene spiegato il metodo.
La prima è che in effetti non si tratta di un unico metodo, ma di tante teorie, tecniche e strumenti appresi nel corso di anni di formazione. E’ un po’ come se io chiedessi al mio meccanico come fa ad aggiustarmi la macchina. Per prima cosa mi risponderebbe che dipende dal problema della macchina e poi magari mi farebbe un esempio e inizierebbe a spiegarmi cose e a usare termini a me totalmente sconosciuti. Questo per dire che non è possibile concentrare in poche righe l’insieme delle competenze psicologiche rendendole anche comprensibili a chi non ha una formazione.
Dicevo però che di ragioni ce ne sono due. La seconda è che, soprattutto nel caso di certi strumenti e tecniche, se si spiega come funzionano si rischia che non funzionino più. Pensa ad esempio ai cosiddetti trucchi di magia: sappiamo tutti che non si tratta di magia! Il “mago” mette in atto una serie di azioni per darci l’effetto finale. Quando ti spiega quali sono quelle azioni, l’effetto di solito non funziona più. Questo è quello che può succedere se ti spiego nel dettaglio come funziona una determinata tecnica.
Inoltre qui non stiamo parlando di intrattenimento, ma di aspetti molto delicati che riguardano il tuo benessere e la tua serenità, per cui è importante mantenere un approccio etico e professionale per salvaguardare il lavoro psicologico.
Però! Prima ho anche detto che te ne avrei dato un’idea e ora ci proverò.
Ogni psicologo ha uno o più strumenti che predilige rispetto ad altri.
Nel mio caso sono due gli strumenti di cui non voglio fare a meno: il cosiddetto ascolto empatico non giudicante e l’arte di fare domande.
Con questo tipo di ascolto posso sentire la tua storia senza prendere una posizione che sia pro o contro la tua. Posso accogliere i tuoi dubbi e la tua sofferenza senza pensare che siano giusti o sbagliati. Mi piace assumere questa posizione perché se tu hai una preoccupazione o un dolore, hai sicuramente le tue buone ragioni per averli, al di là che siano giusti o sbagliati in assoluto.
Il primo passo è dare alla tua storia e alla tua sofferenza uno spazio di ascolto che mi permetta di capire ciò che stai provando. Quello che posso fare per te è condividerne il peso e trovare una via per alleggerirlo. Ed è qui che entra in gioco il secondo strumento: è solo grazie alle domande giuste poste al momento giusto che si può iniziare a diradare la nebbia e a delineare una via verso la risoluzione. Se ad esempio sei stato lasciato e non sei più uscito di casa, non serve che qualcuno continui a chiederti “Perché non esci un po’ e vedi qualche amico?”. Una domanda che invece mi piacerebbe farti è: “Ti ricordi se ieri c’è stato un momento in cui non hai pensato a lei/lui? E in quel momento, cosa stavi facendo?”. Questo è solo un esempio e a seconda della tua risposta, potremo imboccare strade differenti, ma tutte orientate a risolvere la tua situazione e a farti stare meglio.
Spero di averti dato almeno un’idea di cosa vuol dire richiedere un servizio psicologico con me.
Ora tocca a te fare il passo che ti porterà a migliorare la tua vita!
Fra gli altri strumenti che uso nella mia pratica ci sono i test di personalità.
Se invece sei interessato, qui trovi l’ambito sessuologico.
Puoi usare il modulo Contattami, oppure mail o telefono qui sotto:
info@ceciliabisio.it
347-5811455
